Attività |
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Descrizione e modalità |
“Mio padre è un numero e dunque io sono figlia di un numero. Potrebbe essere l’inizio di una bella favola... ma questa non è una favola e nemmeno bella. È una storia vera, anzi è la storia di milioni di storie. È una storia scritta con inchiostro indelebile, che non si cancella. È una storia scritta nella mente, nel cuore, nei pensieri di ragazzi, ragazze, bambini, vecchi, donne, uomini... |
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...A raccontarla inizio dalla fine perché è mio padre che mi ha aiutato a scriverla. Inizio da quando un ragazzo, dopo aver percorso centinaia di chilometri, con un po’ di stracci stretti fra le braccia come se fossero un gran tesoro, e un piccolissimo diario da difendere come un prezioso testimone di quell’angolo di vita passato in un campo… non un campo di grano, di margherite, di papaveri, ma un campo di morte… torna a casa, bussa e aspetta che un volto amato apra la porta. Sua madre, mia nonna, apre la porta, lo guarda e non lo riconosce.” Le letture e l’interpretazione prendono spunto dal diario scritto dal padre della professionista durante la sua deportazione in Austria dopo l’8 settembre 1943. Per rendere la lettura più significativa si farà riferimento a libri per ragazzi o altri documenti che testimoniano i fatti storici e umani di quel periodo. Verranno portati documenti originali e fotocopie per dimostrare la veridicità della testimonianza. Parte della lettura sarà in dialetto bresciano, con immediata traduzione in italiano.
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Obiettivi |
Promuovere con modalità coinvolgenti l’interesse per la lettura e l’ascolto su specifiche tematiche
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Destinatari |
Scuola Primaria II° ciclo, Scuola Secondaria I° grado, Bambini con genitori
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Tempi |
Un’ora
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Condizioni richieste |
Spazio di 3x3mt. per la lettura e l’allestimento di una piccola mostra
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Area geografica |
Da Valutare
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Professionista |
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Materiali inclusi |
Documenti vari, materiale per allestimento esposizione
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Note |
È possibile, in una giornata, incontrare vari gruppi-classe |